Il ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, interviene su Radio Anch'io sulla questione salvataggi in mare. "La Guardia Costiera opera in autonomia tecnico giuridica e non devo essere io a dire di rispondere oppure no" alle richieste di salvataggi ma "secondo noi, in continuità con il governo precedente che ha giustamente rafforzato la guardia costiera libica, se uno dei gommoni ci chiama ma è in zona libica rispondiamo che non possiamo intervenire perché è in un'area a responsabilità giuridica non nostra".
Secondo il ministro, sulla Guardia Costiera "si è montato ad arte un caso", ricordando come negli ultimi anni abbia salvato 600mila vite. Quindi, aggiunge il ministro, "se uno di questi gommoni della morte è a 25 miglia dalle coste libiche e sono presenti motovedette di Tripoli noi non possiamo avere responsabilità". "Non abbiamo mai fatto morire nessuno. Se non ci sono altre autorità responsabili continuerà a intervenire, non serve un mio ordine di intervento". La battaglia "è scindere il salvataggio in mare dalle gestione di richieste e non può farlo solo e sempre l'Italia", conclude il ministro.
Secondo il ministro, sulla Guardia Costiera "si è montato ad arte un caso", ricordando come negli ultimi anni abbia salvato 600mila vite. Quindi, aggiunge il ministro, "se uno di questi gommoni della morte è a 25 miglia dalle coste libiche e sono presenti motovedette di Tripoli noi non possiamo avere responsabilità". "Non abbiamo mai fatto morire nessuno. Se non ci sono altre autorità responsabili continuerà a intervenire, non serve un mio ordine di intervento". La battaglia "è scindere il salvataggio in mare dalle gestione di richieste e non può farlo solo e sempre l'Italia", conclude il ministro.
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