Nessun ammorbidimento sulle sanzioni imposte alla Russia dall'Unione Europea: è questa la linea affermata ieri dall'Alta rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini, in partenza per il suo primo viaggio ufficiale a Kiev.
Niente sconti, dunque, per la Russia che, invece, già da domani, potrebbe subire da Bruxelles nuove sanzioni. Un duro colpo anche per i paesi europei più morbidi verso il Cremlino - ufficiosamente noti quali Bulgaria, Cipro e Italia - che speravano in un attenuamento delle misure. "Continueremo a restare impegnati in Ucraina - ha detto la Mogherini dopo il colloquio con il presidente Petro Poroshenko - per far si che il conflitto finisca nel rispetto totale della sovranità e dell'integrità territoriale". Mentre il vertice europeo dei capi di Stato e di governo si starebbe preparando a estendere le sanzioni anche alla Crimea - attraverso un divieto sugli investimenti e forse anche l'estensione di sanzioni già decise contro banche e imprese petrolifere - vista la sua annessione alla Russia. Durante il colloquio si è parlato poi di Libia: per la Mogherini non vi è alternativa a "una soluzione politica basata sul dialogo, rispetto e fiducia", smentendo l'ipotesi di una missione militare a guida italiana. Potrebbero però essere prese misure restrittive e possibili sanzioni contro le persone che si oppongono a una soluzione politica all'interno del Paese.
Niente sconti, dunque, per la Russia che, invece, già da domani, potrebbe subire da Bruxelles nuove sanzioni. Un duro colpo anche per i paesi europei più morbidi verso il Cremlino - ufficiosamente noti quali Bulgaria, Cipro e Italia - che speravano in un attenuamento delle misure. "Continueremo a restare impegnati in Ucraina - ha detto la Mogherini dopo il colloquio con il presidente Petro Poroshenko - per far si che il conflitto finisca nel rispetto totale della sovranità e dell'integrità territoriale". Mentre il vertice europeo dei capi di Stato e di governo si starebbe preparando a estendere le sanzioni anche alla Crimea - attraverso un divieto sugli investimenti e forse anche l'estensione di sanzioni già decise contro banche e imprese petrolifere - vista la sua annessione alla Russia. Durante il colloquio si è parlato poi di Libia: per la Mogherini non vi è alternativa a "una soluzione politica basata sul dialogo, rispetto e fiducia", smentendo l'ipotesi di una missione militare a guida italiana. Potrebbero però essere prese misure restrittive e possibili sanzioni contro le persone che si oppongono a una soluzione politica all'interno del Paese.
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