Sei anni. 2300 giorni separate. Ma questa brutta avventura ha avuto lieto fine. Yolanda Pulecio ha potuto riabbracciare sua figlia Ingrid, liberata con un blitz perfetto e intelligente dell’esercito colombiano. La Betancourt, divenuta un simbolo in questi anni di prigionia, ora riassapora la libertà. La attendono un probabilissimo premio Nobel per la pace e una nuova candidatura alla presidenza della Colombia. Ma anche un libro e magari un film di sicuro successo sulla sua prigionia. Meno di 4 mesi fa lo scenario era molto diverso. Quando a San Patrignano abbiamo incontrato sua madre Yolanda Pulecio de Betancourt, le notizie di una possibile liberazione, si alternavano a quelle sulle pessime condizioni di salute. Ma la speranza era viva.
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