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Monti: "Trovare 4,2 miliardi per non aumentare Iva"

3 lug 2012
Monti: "Trovare 4,2 miliardi per non aumentare Iva"
Monti: "Trovare 4,2 miliardi per non aumentare Iva"
La spending review “non è una nuova manovra, che non serve, ma un'operazione strutturale per evitare che si aumenti l'Iva”. E per farlo servono 4,2 miliardi di euro. Parola di Mario Monti che, incontrando Enti locali e parti sociali, mette i puntini sulle “i”, spiegando che la situazione già difficile è stata resa ancor più problematica da altre due emergenze: gli esodati e il terremoto in Emilia. Emergenze che finiscono con il far crescere inesorabilmente la cifra che serve per scongiurare l’aumento dell’Iva.
La situazione non è facile. Oltre ai sindaci che chiedono più risorse, i partiti pongono paletti, a partire da Bersani che ripete il no a tagli sul sociale e reclama l’investimento di mezzo punto di pil sulla crescita. E a protestare, più o meno apertamente, per i tagli annunciati ci si mettono pure alcuni ministri: dalla Difesa alla Sanità fino agli Interni, sono diversi i dicasteri che chiedono clemenza rispetto alla scure sui rispettivi bilanci. E non mollano i
sindacati: Camusso della Cgil giudica “reticente” il governo, che invita a “non gettare benzina sul fuoco”.
Ma Monti tira diritto. In Senato rivendica il suo successo in Europa e assicura che i tagli serviranno a eliminare sprechi senza ridurre servizi. E comunque sono necessari, perché, ammonisce il viceministro dell’Economia Grilli, l’Italia oggi è una “sorvegliata speciale in Europa”, dove pesano parecchio i veti dei Paesi nordici sul fondo salva stati.
E se è in stallo il confronto sulla legge elettorale, con il Pdl che insiste sul presidenzialismo, Bersani invita Di Pietro a “non azzannare ogni giorno” il Pd, ribadendo che “per le primarie del centrosinistra c’è ancora tempo”.

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