Lasciava la sua Repubblica, che lui definiva “terra unica al mondo” una domenica pomeriggio, un anno fa. Don Eligio Gosti, per tutti era ed ancora è semplicemente Don Eligio, così si faceva chiamare, non gli importava si tralasciasse il titolo di Monsignore. Sacerdote per 60 anni, e per 27 il Rettore della Basilica del Santo, 27 anni vissuti testimoniando e custodendo quel messaggio di libertà che San Marino ha lasciato al suo popolo. “Padre nobile della Diocesi, con un impegno pastorale fra i più vasti e creativi”, così lo ricordava il vescovo Monsignor Luigi Negri nel giorno dei funerali. Era sacerdote, ma anche fecondo scrittore, studioso e grande conoscitore della storia, delle tradizioni sammarinesi, del Santo Marino. La testimonianza di Don Eligio vuol dire, ancora oggi, impegno per i più sfortunati. Oltre 100 pellegrinaggi in Terra Santa, dove si stringeva con cura e affetto soprattutto ai piccoli di Betlemme. Dunque, il volontariato come ragione di vita, nelle innumerevoli visite alla Santa casa di Loreto, insieme all’USTAL; fino all’ultimo, con i più deboli.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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