L’ex presidente israeliano Moshe Katsav è stato condannato a 7 anni di carcere dopo essere stato riconosciuto colpevole di stupro. La Corte lo ha condannato anche ad una multa di 100mila shekel, pari a 20mila euro. Alla lettura della sentenza, l’ex presidente ha urlato “Si sbagliano, è una menzogna”, poi ha abbracciato i figli piangendo. Era già stato riconosciuto colpevole dal tribunale di Tel Aviv di due stupri commessi ai danni di una sua assistente quando era ministro del Turismo, negli anni ’90; e riconosciuto colpevole anche di atti osceni e molestie sessuali contro 3 dipendenti al ministero del Turismo e alla presidenza, dopo la sua elezione nel 2000. Ha sempre sostenuto di essere vittima di un “ignobile complotto” e di un “linciaggio organizzato”.
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