L'indignazione sul caso del “Pane dei Vallefuoco” è grande, enorme; vogliamo cercare di essere il più oggettivi possibili in merito a questa ennesima pagina nera di San Marino che coinvolge direttamente il ceto di popolazione senza dubbio più indifeso: i Bambini. I Bambini si fidano dei Grandi e si sentono in qualche maniera protetti da loro. Ma dove è finita la protezione in questo caso? La Delibera del Congresso di Stato del 29 Dicembre 2008, n°80, firmata dal Segretario di Stato per l'Istruzione autorizzò i plessi scolastici a rifornirsi per l'approvvigionamento del pane dalla società di diritto sammarinese “Panificio Vallefuoco S.r.l.”: con Delibera dello stesso Congresso di Stato del 28 Settembre 2009 n° 26, venne sospesa questa società, concedendo l'appalto ad altri tre panifici. Qualcuno potrebbe già chiedersi come mai si passò da un singolo fornitore ad addirittura tre. Curioso è pure il fatto che navigando su Internet, dando quale discriminante di ricerca Panificio Vallefuoco srl, si arrivi in una pagina ove via, telefono e fax facciano riferimento a San Marino, ma la ditta sia locata in quel di Bellaria. Si potrebbe ipotizzare che il pane, elemento basilare in una dieta per la crescita delle future generazioni, sia stato frutto di speculazione da parte dello Stato, o per lo meno gli indizi portano a questa conclusione. La più semplice domanda che ci poniamo è: a chi spettava il compito di verificare la bontà dei fornitori e controllare il loro prodotto? A quale prezzo vendiamo la crescita dei nostri figli? Per il movimento Sottomarino è assolutamente necessario che le parti in causa parlino, comunichino qualcosa a loro discolpa e che chiariscano la questione, poiché i Bambini quel pane lo hanno già mangiato, fidandosi delle scelte dei Grandi (gli addetti ai lavori parlarono anche di forniture oscene, di pane rattrappito, ammuffito, di consegne lasciate a favore delle intemperie senza nessuna protezione, di sacchi di farina nuovi con farfalle all'interno). Le Delibere firmate sono prove inconfutabili che le Istituzioni e le Direzioni delle scuole sapevano e che lo scandalo emerge solamente alcuni anni dopo. La domanda che poniamo è solo una: Perché ora? Un collegamento potrebbe nascere dal fatto che, come citato sulla stampa e alla televisione, all'ingresso della struttura del panificio è affisso un cartello che invita la clientela a rivolgersi direttamente alla Fincapital (con corredo di numeri di telefono), nota finanziaria commissariata recentemente. Il Movimento Sottomarino chiede a gran voce che venga fornita una lettura dei fatti concreta e reale. Non è più tempo di tacere e chi è connivente con questo assordante silenzio dovrebbe essere considerato colluso a sua volta. I Grandi hanno il dovere di "scansare" chi per conto dello Stato ha portato a tali infiltrazioni, arrivate sino dentro i piatti dei bambini e di tutelare chi con questo stile di vita e cultura non vuole avere nulla a che fare. Sottomarino non esclude iniziative in tal senso.
Sottomarino
Sottomarino
Riproduzione riservata ©