UCS torna sul caso delle contravvenzioni anomale dall'Italia – ad oggi giunte 300 raccomandate e 2000 lettere per posta ordinaria – e dice: “Nessuna truffa, ma probabile un iter non corretto”. Dopo verifiche con diversi uffici per tentare di fare chiarezza, l'Unione Consumatori Sammarinesi specifica: “Le sanzioni giunte risalgono a diversi anni addietro e sembrerebbero in non ottemperanza agli accordi bilaterali San Marino-Italia. Non disquisiamo sul dovere di pagare una sanzione – dice il Presidente Francesca Busignani - ma abbiamo chiesto alla Segretaria agli Esteri di verificare e interagire con l'Italia per poter dare risposte corrette ai consumatori e per riportare le procedure, dove già non fosse, nella correttezza dell'alveo degli accordi bilaterali”.