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Multe non riscosse, UCS: "Procedure non in linea con quelle concordate e vigenti fra San Marino e Italia"

"Il consumatore - spiega Unione Consumatori Sammarinesi - non può pagare oneri aggiuntivi per sanzioni mai notificate, auspichiamo si trovi la soluzione in merito"

di Giacomo Barducci
26 mag 2021
Francesca Busignani, Presidente UCS
Francesca Busignani, Presidente UCS

Sono tre i comuni limitrofi a San Marino che nelle ultime ore si stanno muovendo per riscuotere le sanzioni non pagate dai sammarinesi. Nello specifico negli ultimi 5 anni il Comune di Riccione rivendica un milione e 200mila euro, quello di Rimini un milione e 800mila euro mentre a Coriano, riporta il Resto del Carlino, la cifra arriva 3 milioni negli ultimi 10 anni.



Riccione ha già deciso di intraprendere la strada della notifica diretta o tramite studi legali ai residenti in Repubblica, sul tema interviene UCS: “Non disquisiamo assolutamente sul dovere di pagare una sanzione se reale ed elevata correttamente – spiegano – ma visti gli accordi bilaterali con la stessa Italia ad oggi vigenti, che sanciscono la notifica non diretta al consumatore, le procedure avviate dai Comuni non sembrerebbero rientrare nell’alveo degli accordi fra i due Stati”.

“Capiamo la necessità dei Comuni – aggiunge UCS – di rientrare delle cifre ma non si possono bypassare gli accordi internazionali. Auspichiamo – concludono - che negli incontri fra i nostri Membri di Governo e quelli Italiani di questi giorni, si trovi la quadra per sanare la situazione pregressa”.




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