Un rapporto di stretta amicizia e collaborazione, quello di Angelo Flavio Guidi con San Marino a cui dedicò, in qualità di Vice Console prima a New York - dal 1930 al 1946 – poi a Roma – negli anni ’50 e ‘60 - una costante attenzione, con particolare riferimento al fenomeno dell’emigrazione. Quale migliore location, dunque, del Museo dell’Emigrante per ospitare un’opera bronzea che riproduce l’immagine del giornalista scrittore, fedele amico del Titano per oltre 36 anni. Un dono della famiglia del diplomatico, nonno dell’On. Antonio Guidi. Doveroso celebrare una figura che ha giocato un ruolo così significativo nella storia del Paese. “Il pieno inserimento nella realtà americana e la grande sensibilità ai temi sociali – ha detto il Segretario di Stato all’Informazione e agli Istituti Culturali, Giovanni Lonfernini - furono elementi importanti per l’affidamento alla Sua persona del compito di rappresentare lo Stato sammarinese nell’ambito consolare, anche per fornire contatti e sostegno alla comunità sammarinese là residente”. Presenti alla cerimonia, oltre all’On. Guidi, anche l’Ambasciatore d’Italia a San Marino, Renato Volpini e il Presidente dell’Associazione “Fratellanza San Marino – America”, Paolo Berardi, nonché il Vice Console degli Stati Uniti a Firenze, Jason Hackworth. Angelo Flavio Guidi fu anche valoroso militare nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e indimenticato Oratore Ufficiale della Cerimonia di Ingresso dei Capitani Reggenti, il 1° aprile del 1961.
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