Pubblico e privato. L’istituto sicurezza sociale ha messo a disposizione la struttura – una parte dell’ex centro sanitario di Dogana – la sums, gli arredi interni che presto verranno allestiti. Ma al progetto collaborano anche l’Ustal e la Giunta di Castello di Serravalle. Fondamentale, l’opera delle federazioni pensionati che hanno sollecitato la realizzazione del progetto sperimentale per il primo centro diurno anziani autogestito. A coordinare il tutto un comitato di gestione, presieduto dal coordinatore del servizio anziani Aurelia Zafferani e composto da membri di tutte le associazioni e gli enti che hanno collaborato. Il centro sarà aperto all’utenza dal prossimo 16 marzo, 3 giorni alla settimana e potrà contare anche sulla presenza di un assistente sociale. Gli anziani potranno trascorrere insieme il proprio tempo, in un ambiente sicuro e attrezzato, dalle 14 alle 18, il lunedì il mercoledì e il venerdì. Il Segretario di Stato alla Sanità e agli Affari Sociali, Massimo Rossini ha espresso compiacimento per il progetto, ricordano che gli anziani devono essere sempre più una categoria sociale protagonista della società. In questa ottica Filiberto Bernardi, delegato della Segreteria di Stato, agli Affari Sociali, ha menzionato anche un altro progetto dedicato alla terza età per favorire l’interscambio e la comunicazione con le nuove generazioni. Sarà avviato a breve, con la collaborazione dell’Unesco e del museo dell’emigrante. Gli anziani testimonieranno ai giovani l’esperienza dell’emigrazione e il progetto a mira a concretizzare questo scambio con la messa in scena di uno spettacolo teatrale.
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