Nell’estate 2016 il collegamento rapido Rimini – Riccione, sarà pronto. Parola di Stefano Vitali, presidente della provincia di Rimini che sgombra il campo sulle incertezze circa i fondi per la realizzazione. Chi, dall’opposizione, mette certi dubbi, afferma Vitali, lo fa solo per strumentalizzazioni politiche. Il piano procede secondo la tabella di marcia. Espropri completati, appalti assegnati, due cantieri già aperti, anche se si tratta di opere preliminari alla realizzazione del Trc. Che, anche se tutti lo chiamano, metro di costa, non ha nulla a che fare con una metropolitana tradizionale. Il collegamento non sarà infatti su binari, ma su asfalto. Un tracciato parallelo alla ferrovia, tra le stazioni di Rimini e Riccione, con in mezzo 15 fermate. I passeggeri viaggeranno su grandi autobus da 150 posti, a guida magnetica – l’autista avrà funzione di vigilanza e non di conduzione vera e propria - e potranno spostarsi da un capolinea all’altro in 22 minuti. Oggi col filobus ne occorrono 40 e – durante l’estate – anche un’ora e mezza. Il trc in step successivi collegherà, verso nord, la fiera, e verso sud, Cattolica. E allo studio c’è anche la tratta rimini-santarcangelo e rimini-san marino. Opere che potranno vedere la luce in un futuro non tanto vicino. Sul contingente intanto grava il problema dei tagli del 75% dei fondi del governo alle regioni per il trasporto locale. Tagli che si potrebbero tradurre, nel breve, nella soppressione di altre linee ferroviarie e linee di bus pubblici.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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