“Le autorità iraniane smentiscono categoricamente l'arresto. La sensazione è che ci sia una decisa volontà di arrivare all'arresto di Ahmadinejad; ma procedendo sui capi d'accusa legati agli scandali finanziari, e non alle manifestazioni”. Così Nicola Pedde - in questi giorni in Iran - sulla sorte di Mahmoud Ahmadinejad. L'ex Presidente, insomma, pare sia ancora a piede libero. Sarebbero prive di fondamento, dunque, le notizie che lo davano ai domiciliari per “incitamento alla rivolta”. Il suo arresto, però, sarebbe solo rimandato, e una eventuale condanna esemplare – per il coinvolgimento in scandali finanziari – avrebbe l'effetto di interromperne definitivamente la carriera politica. Sul fatto che ci fosse proprio Ahmadinejad, dietro alle prime manifestazioni, erano circolate voci fin dall'inizio. Ma ora, riferisce il Direttore dell'Institute for Global Studies, le proteste, quantomeno quelle principali, a Teheran e nel nord est del Paese - e soprattutto quelle collegate ad alcune forze riconducibili all'ambito degli ultraconservatori -, sono cessate.
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