Alla vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa promosso davanti a Montecitorio un sit-in di protesta contro il “bavaglio turco”.
La vicenda di Gabriele Del Grande si è conclusa felicemente, ma sono ancora tanti, oltre 150, i giornalisti detenuti in Turchia, ed un altro centinaio quelli scappati all'estero per evitare gli arresti.
Per questo Federazione della stampa, Amnesty International, associazione Carta di Roma e tanti altri si sono mobilitati davanti al Parlamento per dire no al bavaglio turco.
Con le note di Nicola Alesini in sottofondo, sono stati letti i nomi di tutti i giornalisti detenuti nelle carceri turche.
La Turchia è un Paese strategico, non solo si candida a entrare nell'Unione Europea, anche se l'ipotesi oggi pare più lontana, ma è di fatto la frontiera del continente per fermare i profughi. Cosa potrebbe fare l'Italia?
Francesca Biliotti
Nel video le interviste a Nicola Fratoianni, segretario nazionale Sinistra Italiana e a Gianni Cuperlo, deputato Pd
La vicenda di Gabriele Del Grande si è conclusa felicemente, ma sono ancora tanti, oltre 150, i giornalisti detenuti in Turchia, ed un altro centinaio quelli scappati all'estero per evitare gli arresti.
Per questo Federazione della stampa, Amnesty International, associazione Carta di Roma e tanti altri si sono mobilitati davanti al Parlamento per dire no al bavaglio turco.
Con le note di Nicola Alesini in sottofondo, sono stati letti i nomi di tutti i giornalisti detenuti nelle carceri turche.
La Turchia è un Paese strategico, non solo si candida a entrare nell'Unione Europea, anche se l'ipotesi oggi pare più lontana, ma è di fatto la frontiera del continente per fermare i profughi. Cosa potrebbe fare l'Italia?
Francesca Biliotti
Nel video le interviste a Nicola Fratoianni, segretario nazionale Sinistra Italiana e a Gianni Cuperlo, deputato Pd
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