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Nodo scuola: le ipotesi sulle quarantene infiammano la politica

Intanto il Governo assicura: "Non ci sarà alcuno slittamento"

di Monica Fabbri
3 gen 2022

È scontro aperto sul rientro in aula degli studenti italiani previsto tra il 7 e il 10 gennaio. Nel mirino, ancora una volta, quarantena e didattica a distanza. Per il ministro all'Istruzione Patrizio Bianchi la scuola in presenza è la chiave di volta della squadra guidata da Mario Draghi. Per garantirla, le Regioni chiedono nuove norme per elementari e medie, prevedendo - in caso di due positivi in classe - quarantena di 10 giorni con Dad per gli alunni non vaccinati. Proposta che infiamma la politica: “Non si discriminino i bambini” tuonano Lega, M5s e Fratelli d'Italia.

La sottosegretaria all'Istruzione Floridia invoca scuole aperte per tutti, chiedendo piuttosto di lavorare su sicurezza e nuovi protocolli per la gestione delle quarantene. La Lega a sua volta avverte: “Lasciare a casa 3 milioni e mezzo di bambini a gennaio non è la soluzione” mentre per Fratelli d'Italia "la Dad per gli studenti non vaccinati è una follia discriminatoria e inaccettabile”. Condivide il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che torna a chiedere di rinviare di 20-30 giorni le riaperture, misura che definisce 'equilibrata e di grande utilità per raffreddare il picco di contagio e sviluppare la più vasta campagna di vaccinazione possibile sugli studenti'. Anche i presidi si dicono contrari all'ipotesi di Dad solo per gli alunni non vaccinati e un netto "no" al ritorno sui banchi "con modelli ingestibili" arriva dalla Cisl che domani, insieme alle altre sigle sindacali, incontrerà proprio il ministro Bianchi.




Si respira un clima decisamente diverso a San Marino dove, al momento, vengono confermate sia la data di inizio lezioni che le misure anti-covid fissate nell'ultimo Decreto Legge: si rientra a scuola venerdì 7 con mascherina obbligatoria a partire dai 6 anni. Sul Titano i protocolli sono più severi che in Italia: con un solo bambino positivo, tutta la classe va in quarantena. Scelta legata alla difficoltà di eseguire tamponi. Mercoledì – giorno in cui nuove misure saranno, con tutta probabilità, discusse nel consiglio dei ministri italiano - la Segreteria all'Istruzione incontrerà il Comitato per le emergenze. Non è escluso che nell'occasione vengano affrontati, oltre alla data sul rientro in classe, anche il tema quarantene.





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