Al porto di Civitavecchia le celebrazioni per la Giornata della Marina Militare, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Noi siamo la Marina”: è lo slogan del 99esimo anniversario dell'impresa militare di Premuda contro la Marina da guerra austro-ungarica, il 10 giugno 1918, giornata divenuta poi simbolo dei marinai.
Al porto di Civitavecchia corpi schierati dinnanzi alla Fregata europea multi missione, la Nave Alpino, che insieme alla Nave Carabiniere entrano solennemente nella flotta operativa. Il passaggio finale è la consegna della Bandiera di combattimento agli equipaggi, chiamati così a prestarle giuramento.
Ospite d'onore, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la ministra della Difesa Roberta Pinotti, che ha sottolineato come “Noi italiani ci rispecchiamo nella nostra Marina”.
Un corpo che vedrà presto dei tagli alle attuali 28mila unità. Per noi è una sfida, ci dice il Contrammiraglio Ottaviani.
Personale che vede impegnate anche duemila donne, il 5% del totale.
Prima di salire a bordo delle Fregate, la Bandiera è stata insignita di decorazioni al valore e al merito civile, una anche per l'aiuto del Reggimento San Marco alle popolazioni colpite dal terremoto.
Tre medaglie d'argento al valor di marina anche agli ufficiali protagonisti di salvataggi eroici. “Gli uomini e le donne della Marina non sono eroi – ha detto il capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Valter Girardelli – ma cittadini, che nello svolgere la missione primaria di garantire la sicurezza sul mare e dal mare, sono sempre al servizio del Paese e della collettività”.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista al Contrammiraglio Giacinto Ottaviani capo reparto personale Stato Maggiore della Marina
“Noi siamo la Marina”: è lo slogan del 99esimo anniversario dell'impresa militare di Premuda contro la Marina da guerra austro-ungarica, il 10 giugno 1918, giornata divenuta poi simbolo dei marinai.
Al porto di Civitavecchia corpi schierati dinnanzi alla Fregata europea multi missione, la Nave Alpino, che insieme alla Nave Carabiniere entrano solennemente nella flotta operativa. Il passaggio finale è la consegna della Bandiera di combattimento agli equipaggi, chiamati così a prestarle giuramento.
Ospite d'onore, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la ministra della Difesa Roberta Pinotti, che ha sottolineato come “Noi italiani ci rispecchiamo nella nostra Marina”.
Un corpo che vedrà presto dei tagli alle attuali 28mila unità. Per noi è una sfida, ci dice il Contrammiraglio Ottaviani.
Personale che vede impegnate anche duemila donne, il 5% del totale.
Prima di salire a bordo delle Fregate, la Bandiera è stata insignita di decorazioni al valore e al merito civile, una anche per l'aiuto del Reggimento San Marco alle popolazioni colpite dal terremoto.
Tre medaglie d'argento al valor di marina anche agli ufficiali protagonisti di salvataggi eroici. “Gli uomini e le donne della Marina non sono eroi – ha detto il capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Valter Girardelli – ma cittadini, che nello svolgere la missione primaria di garantire la sicurezza sul mare e dal mare, sono sempre al servizio del Paese e della collettività”.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista al Contrammiraglio Giacinto Ottaviani capo reparto personale Stato Maggiore della Marina
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