Dalle verifiche incrociate della Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna e della direzione regionale della Siae sono spuntati registratori di cassa spenti, incongruenze tra la giacenza di cassa e gli scontrini rilasciati, e a Riccione un night con tanto di intrattenitrici, spettacoli di streap-tease e bar sprovvisto di cassa spacciato addirittura per associazione culturale. Nel dettaglio, nella serata del primo di luglio sono stati controllati 34 esercizi commerciali, bar, pasticcerie, stabilimenti balneari e piadinerie nelle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Il 50% dei soggetti coinvolti nell’operazione ribattezzata “Costa Brava” non era in regola.
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