Inevitabili le reazioni al rapporto divulgato dall’Agenzia internazionale dell’energia atomica che ha confermato il programma di sviluppo di armi nucleari in Iran. L’Unione Europa sta pensando a sanzioni contro Teheran, ma esclude l’opzione militare, che solo Israele persegue. La Francia aveva sollecitato una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il ministro degli esteri Juppé ha invocato sanzioni dure. Anche secondo il ministro degli esteri inglese, Hague, il rapporto scredita completamente quanto affermato dall’Iran alle finalità pacifiche del proprio programma nucleare. Più duro il governo israeliano, per il quale sta alla comunità internazionale impedire all’Iran di puntare alle armi nucleari, che mettono in pericolo la pace nel mondo e nel medio oriente. Il rapporto dell’Aiea dunque ha seriamente alzato le tensioni, ma il presidente iraniano Ahmadinejad ha detto “Non arretreremo di un centimetro rispetto al cammino che stiamo percorrendo”. A suo dire i vertici dell’Aiea hanno presentato un rapporto fondato su elementi già datati e basati su documenti fabbricati da Washington. “Il popolo iraniano è intelligente – ha concluso, e riferendosi all’Occidente ha aggiunto – non si mette a costruire due bombe, contro le 20mila che voi avete”.
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