È diventato il numero tre del Vaticano, eppure lascia la Repubblica con nostalgia. Monsignor Giuseppe Bertello ha preso congedo di fronte ai Capitani Reggenti nella sala del Consiglio Grande e Generale. Nunzio apostolico e decano del corpo diplomatico per 4 anni, nel momento più difficile per la Repubblica, si è detto ammirato non solo dal paesaggio, ma dalla solidità e saggezza degli ordinamenti statuali. Una San Marino ferma nel custodire i valori essenziali pur adeguandosi alla modernità. Principi che per il Nunzio rappresentano anche la via di riscatto per uscire dalla crisi.
Il saluto in privato dei Capitani Reggenti, insieme a quello pubblico del segretario agli esteri, in una sala che ospita autorità politiche, diplomatiche e religiose. San Marino saluta Bertello come amico sincero – dice Antonella Mularoni – impegnato nel consolidamento dei rapporti con la santa sede, nel rispetto della sovranità sammarinese. E nel giorno dell’ addio, il pensiero del Nunzio va ad un altro amico. Don Eligio Gosti, scomparso ad aprile, che lo ha sempre fatto sentire come a casa. Nel servizio Monsignor Giuseppe Bertello
Giovanna Bartolucci
Il saluto in privato dei Capitani Reggenti, insieme a quello pubblico del segretario agli esteri, in una sala che ospita autorità politiche, diplomatiche e religiose. San Marino saluta Bertello come amico sincero – dice Antonella Mularoni – impegnato nel consolidamento dei rapporti con la santa sede, nel rispetto della sovranità sammarinese. E nel giorno dell’ addio, il pensiero del Nunzio va ad un altro amico. Don Eligio Gosti, scomparso ad aprile, che lo ha sempre fatto sentire come a casa. Nel servizio Monsignor Giuseppe Bertello
Giovanna Bartolucci
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