Le bombe cadono, distruggono. Cancellano mura, vite, famiglie e futuro. E' dove non rimane più nulla che arrivano i 'nuovi' architetti. Giovani che non puntano a diventare delle star del settore, ma a ritrovare il fine sociale del costruire. Come Elisa Vendemini, 25 enne sammarinese laureata con il massimo dei voti all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Dopo il successo negli studi, il riconoscimento dal Consiglio nazionale degli architetti. Insieme alla collega Rossella Villani, Elisa è stata premiata per un progetto per ricostruire una parte della martoriata Aleppo, città simbolo della guerra in Siria.
Le ragazze si sono classificate terze nel premio “Riuso 05 Rigenerazione Urbana Sostenibile”, consegnato durante l'edizione 2016 della “Festa dell'Architetto”. Il loro lavoro è partito da immagini satellitari delle zone 'informali' della città, cioè quelle aree povere e sovraffollate, come le favelas brasiliane. Idee, volontà e speranze. Manca solo la parola 'fine' a un conflitto che sembra infinito.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Elisa Vendemini
Dopo il successo negli studi, il riconoscimento dal Consiglio nazionale degli architetti. Insieme alla collega Rossella Villani, Elisa è stata premiata per un progetto per ricostruire una parte della martoriata Aleppo, città simbolo della guerra in Siria.
Le ragazze si sono classificate terze nel premio “Riuso 05 Rigenerazione Urbana Sostenibile”, consegnato durante l'edizione 2016 della “Festa dell'Architetto”. Il loro lavoro è partito da immagini satellitari delle zone 'informali' della città, cioè quelle aree povere e sovraffollate, come le favelas brasiliane. Idee, volontà e speranze. Manca solo la parola 'fine' a un conflitto che sembra infinito.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Elisa Vendemini
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