Nuovi percorsi assistenziali, un dialogo aperto con i professionisti della sanità sammarinese e cinque sale operatorine. Sono i tre ingredienti fondanti di quella che potremmo chiamare “la cura Pasini”. Il neo direttore generale dell’ISS, infatti, annuncia il completamento del lavoro della commissione tecnica preposta a valutare e selezionare le offerte, sfociato in una proposta formale di aggiudicazione dei lavori per le nuove sale operatorie, che sarà sottoposta al Congresso di Stato. L’intervento prevede 5 nuove sale chirurgiche completamente attrezzate ed accreditabili, in linea cioè con gli standard delle altre realtà sanitarie. La prima tranche potrà essere consegnata già entro il 2008, se i lavori verranno avviati, come si prevede, entro la fine di quest’anno.
Un intervento che si affiancherà al mantenimento delle attuali sale operatorie e alla realizzazione della nuova area di degenza chirurgica e di Day Surgery, per la quale saranno stanziati 700 mila euro: inizio lavori nel 2008.
Per un rilancio della struttura ospedaliera sammarinese però – constata la direzione generale – gli interventi tecnologici non bastano, servono nuove relazioni e nuovi percorsi professionali, una migliorata comunicazione interna ed una integrazione dei servizi; in una parola, una maggiore coesione e condivisione. Per questo ill piano sanitario che si discuterà in autunno, sarà un accordo tra professionisti, un dialogo tra dipartimenti, reparti e strutture territoriali. Intanto si interviene sui percorsi assistenziali integrati, compresi quelli oncologici, per definire i protocolli che riguardano il paziente dall'accoglienza alla dimissione. Dopo l’estate si introdurrà la cosiddetta dimissione protetta, con la presa in carico del paziente da parte dei servizi territoriali, sanitari e sociali, per chi necessiti di elevata tutela assistenziale, insieme al trattamento congiunto integrato, per quei pazienti cronici, come, ad esempio i diabetici, che devono vedere una integrazione fra la medicina del territorio e quella ospedaliera.
Un intervento che si affiancherà al mantenimento delle attuali sale operatorie e alla realizzazione della nuova area di degenza chirurgica e di Day Surgery, per la quale saranno stanziati 700 mila euro: inizio lavori nel 2008.
Per un rilancio della struttura ospedaliera sammarinese però – constata la direzione generale – gli interventi tecnologici non bastano, servono nuove relazioni e nuovi percorsi professionali, una migliorata comunicazione interna ed una integrazione dei servizi; in una parola, una maggiore coesione e condivisione. Per questo ill piano sanitario che si discuterà in autunno, sarà un accordo tra professionisti, un dialogo tra dipartimenti, reparti e strutture territoriali. Intanto si interviene sui percorsi assistenziali integrati, compresi quelli oncologici, per definire i protocolli che riguardano il paziente dall'accoglienza alla dimissione. Dopo l’estate si introdurrà la cosiddetta dimissione protetta, con la presa in carico del paziente da parte dei servizi territoriali, sanitari e sociali, per chi necessiti di elevata tutela assistenziale, insieme al trattamento congiunto integrato, per quei pazienti cronici, come, ad esempio i diabetici, che devono vedere una integrazione fra la medicina del territorio e quella ospedaliera.
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