L’allarme è scattato intorno alle 22, in zona San Giovanni, dove sono andate a fuoco alcune sterpaglie. Le fiamme, a causa del forte vento, si sono propagate a grande velocità. Il fronte del fuoco si è sviluppato in poco tempo fino a raggiungere la zona industriale di Cà Chiavello, risalendo dal castello di Faetano verso quello di Fiorentino, bruciando complessivamente 30 ettari di territorio. Per arginare e spegnere il fuoco gli agenti della polizia civile, affiancati dai vigili del fuoco di Rimini e Novafeltria hanno lavorato tutta la notte in condizioni davvero difficili. Ancora ignote le cause del rogo, ma non si esclude affatto l’origine dolosa.
Il collegamento immediato è con gli ultimi episodi di cronaca. E’ come se la banda o il singolo piromane che in queste settimane ha appiccato il fuoco in diverse zone del territorio, avesse deciso di alzare il tiro. Dopo gli incendi dei cassonetti si sono cercati obiettivi di forte impatto, soprattutto simbolico, come l’ incendio nell’abitazione dei famigliari del comandante della Polizia Civile. Una sorta di sfida per dire “possiamo colpire quando vogliamo”. Sempre più difficile, a questo punto pensare che dietro a questo e agli altri episodi di vandalismo ci sia una compagnia di ragazzini. E’ più probabile si tratti di un adulto che ha preso di mira la Polizia Civile. Sono questi agenti infatti che devono intervenire ogni volta che si sviluppa un incendio, dal cassonetto che brucia, alle fiamme che devastano il territorio. Ed è a loro che il Comandante Albina Vicini, indirizza un ringraziamento particolarmente sentito perché, sottolinea, hanno lavorato in condizioni davvero difficili.
Il collegamento immediato è con gli ultimi episodi di cronaca. E’ come se la banda o il singolo piromane che in queste settimane ha appiccato il fuoco in diverse zone del territorio, avesse deciso di alzare il tiro. Dopo gli incendi dei cassonetti si sono cercati obiettivi di forte impatto, soprattutto simbolico, come l’ incendio nell’abitazione dei famigliari del comandante della Polizia Civile. Una sorta di sfida per dire “possiamo colpire quando vogliamo”. Sempre più difficile, a questo punto pensare che dietro a questo e agli altri episodi di vandalismo ci sia una compagnia di ragazzini. E’ più probabile si tratti di un adulto che ha preso di mira la Polizia Civile. Sono questi agenti infatti che devono intervenire ogni volta che si sviluppa un incendio, dal cassonetto che brucia, alle fiamme che devastano il territorio. Ed è a loro che il Comandante Albina Vicini, indirizza un ringraziamento particolarmente sentito perché, sottolinea, hanno lavorato in condizioni davvero difficili.
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