Una parte dell’opposizione lo definisce irrealizzabile e il regime di Damasco ha respinto la richiesta di dimissioni del presidente Bashar al-Assad per un governo di unità nazionale. I ministri degli esteri dei Paesi arabi sono divisi sul futuro della missione siriana, i sauditi hanno ritirato i loro osservatori. Proseguono intanto le violenze. A Homs scontri tra forze lealiste e l’esercito dei disertori, con almeno 5 militari uccisi nelle ultime ore, mentre a Hama l’opposizione manda in piazza migliaia di persone contro il regime. La repressione secondo l’ONU in oltre 10 mesi ha causato 5.400 morti.
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