Come 5 mesi fa, slitta il processo a Mario Scaramella, imputato a Rimini per calunnia aggravata nei confronti dell’avvocato Alvaro Selva. Allora non era stato trovato, questa volta i difensori, hanno presentato il decreto di notifica che porta la data del 5 ottobre, e non rispetta i 20 giorni previsti per legge dall’Udienza. Inoltre il documento è carente per una parte del capo di imputazione. Il giudice, Silvia Corinaldesi non ha potuto fare altro che rinviare tutto al 15 marzo, con evidente disappunto di Alvaro Selva, presente in aula. A differenza dell’ex consulente della commissione Mitrokin che non si è presentato, anche se indiscrezioni lo davano nei giorni scorsi a Rimini. Il capo di imputazione è legato al fatto che Scaramella aveva accusato Selva di far parte di un’organizzazione internazionale, in contatto con ex agenti del kgb, che trafficava in armi e barre di uranio. Accuse rivelatesi del tutto infondate. All’ennesimo rinvio Antonio Zavoli, avvocato di Selva ha commentato: “è una porcheria” riferito agli errori di notifica da parte del tribunale di laziale. I difensori hanno inoltre annunciato per la prossima udienza, la presentazione di una serie di eccezioni che di fatto rinvieranno ulteriormente l’audizione dei primi testimoni presentati dall’accusa. In fase preliminare era stata respinta dal Pm Giovagnoli la richiesta di patteggiamento e l' eccezione di competenza territoriale.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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