Intanto la protesta contro le banche e la crisi è come un fiume che rompe gli argini. Gli indignati del mondo si uniscono e scendono in piazza. A New York il cuore della protesta è Manhattan. I tamburi contro Wall Street non si zittiscono. Il sindaco Bloomberg a New York non ha voluto scontri. Si è rimangiato l’ultimatum e ha ceduto. La «pulizia forzata» della piazza è stata posticipata. E all’arrivo alle 7 del mattino, del contrordine, la gente esulta. Si prevede tensione oggi, quando i dimostranti marceranno su Times Square.
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