In Turchia si convive con l'ombra dei presunti piani golpisti del 2003 a cui si devono le defezioni in blocco del comando militare per i contrasti con il governo di Erdogan. Il capo di Stato maggiore interforze si è dimesso insieme ai responsabili di esercito, aviazione e marina. All’origine dello strappo ci sarebbe la promozione, rifiutata dal governo, di diversi generali detenuti a causa del presunto coinvolgimento in un complotto contro l’esecutivo. Erdogan ha incassato le dimissioni e nominato il generale Ozel a capo delle forze terrestri, primo passo verso il comando generale. “Le forze armate continueranno a fare il loro dovere in uno spirito di unità”, ha commentato Erdogan in vista del Consiglio militare supremo di lunedì.
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