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Omicidio Elio Morri: chiesti 30 anni per i due assassini

23 feb 2007
Il tribunale di Rimini
Il tribunale di Rimini
30 anni. E’ la pena chiesta dal Pubblico Ministero per Marian Balauca ed Eduard Arcana: i due ventenni rumeni che il 16 maggio scorso uccisero Elio Morri con una terribile scarica di calci e pugni al capo. Per loro l’imputazione è pesantissima: omicidio volontario aggravato da motivi futili e crudeltà. In questi casi – in genere - viene richiesto l’ergastolo; ma gli imputati hanno optato per il rito abbreviato, che comporta sconti sostanziosi di pena. Sarà un processo celere e la sentenza potrebbe giungere già nella prossima udienza fissata per il 30 marzo. In quell’occasione interverranno le parti civili poi la parola passerà ai difensori degli imputati. Questa mattina la requisitoria del Pubblico Ministero Marilù Gattelli che ha ripercorso quella notte di follia. Fu un atto di puro sadismo. Morri – 48 anni, uomo mite e sofferente di problemi fisici - ebbe la sfortuna di incontrare i due giovani rumeni mentre andava tranquillamente in bicicletta, all’alba, sul lungomare. I suoi carnefici erano ubriachi; quella stessa notte avevano già compiuto 4 aggressioni a scopo di rapina. “L’abbiamo picchiato – dissero appena arrestati – perché ci ha guardato male”. Fu una sorta di esecuzione– secondo il PM -, i colpi potenzialmente mortali furono numerosi; al termine del pestaggio i due rumeni premettero la faccia di Morri sulla sabbia forse per non farlo respirare. I difensori degli imputati punteranno invece sulla non volontarietà dell’omicidio o quantomeno sul riconoscimento delle attenuanti generiche: in quest’ultimo caso la pena scenderebbe a 20 anni. Presente questa mattina all’udienza la sorella di Elio Morri, Caterina. La madre – molto anziana – è rimasta a casa per non rivivere quell’incubo; il padre invece morì qualche tempo dopo l’omicidio del figlio: il dolore fu troppo grande.

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