Un’esecuzione in stile mafioso. Il movente: uno sfratto. Vittorio Galli, freddato il 19 settembre scorso a san giovanni marignano, nella sua tenuta agricola, con un colpo di pistola al volto, calibro 7,65, sarebbe stato ucciso su ordine di Angelo del Prete ,68 anni, incensurato, anch’egli di San Giovanni Marignano. Del Prete avrebbe maturato odio e rancore verso Galli perchè gli aveva intimato lo sfratto esecutivo. E per vendetta non avrebbe esitato ad assoldare tre sciliani. Francesco Puliatti, 31 anni di Calatabiano in provincia di Catania, il presunto killer; Mario Trimarchi 48 anni e Sebastiano Lagana’, 38, di Giardini Naxos in provincia di Messina, avrebbero invece rispettivamente, guidato e affittato la 600 utilizzata per il blitz omicida. Lagana’- socio in affari di Del Prete – avrebbe anche svolto opera di raccordo tra il mandante e gli esecutori del blitz omicida. Per uccidere Vittorio Galli, Del Prete avrebbe versato ai tre siciliani 10mila euro. I carabinieri sono risaliti al mandante e al movente indagando sulle attivita’ immobiliari di Galli. Poi hanno rintracciato i tre siciliani, grazie alla vettura utilizzata che è stata regolarmente affittata a Forlì il giorno prima dell’esecuzione. Un giallo, quello dell’omicidio di Vittorio Galli, che appare pressoche’ risolto. Del Prete è in carcere a Riminigli altri tre a Messina e Catania. Le indagini sono state condotte dal reparto operativo dei carabinieri di Rimini, insieme ai colleghi di Riccione, alla tenenza di Cattolica e ai carabinieri di Giarre e Taormina. Questa mattina, attorno alle 5,30, i quattro arresti in simultanea, richiesti dal pubblico ministero riminese Mario Cerioni e ordinati dal Giudice per le indagini preliminari Lorena Mussoni.
Riproduzione riservata ©