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Omicidio di Sassofeltrio: forse oggi nuovi particolari

20 gen 2011
Non trascurano nessuna pista gli inquirenti che indagano sullo spietato omicidio di Antonino Amato, il pasticcere 36 enne assassinato ieri mattina a Sassofeltrio. Questa mattina il procuratore capo di Urbino, Alessandro Cannevale svelerà, in una conferenza stampa, maggiori dettagli sull’omicidio. L’uomo, freddato con un rituale che richiama i regolamenti di conti di stampo mafioso, sembra non avesse proprio nulla a che fare né con la mafia né con altre organizzazioni malavitose. La sua era una vita modesta, segnata spesso da difficoltà di carattere economico, viveva nelle case popolari di Sassofeltrio e, come ci ha detto il Sindaco della cittadina pesarese, qualche volta ha chiesto aiuto e sostegno anche all’amministrazione comunale. Separato, padre di tre figli avuti con la prima moglie, viveva insieme ad una nuova compagna, dalla quale aveva avuto un quarto figlio appena un anno fa. In un bar di Gabicce Mare, il Gardenia, aveva trovato finalmente lavoro da circa un anno, dopo un periodo passato alla ricerca di occupazione. Lavorava di notte, ci ha detto il Sindaco, Francesco Formoso, in paese lo si vedeva di rado. Conduceva una vita ritirata e tranquilla. Nulla lasciava presagire un simile atto di crudeltà. Secondo una prima ricostruzione Antonino Amato stava andando al lavoro. Erano le 5 e 30 del mattino. Un’auto lo ha tamponato e lui è sceso per constatare i danni. E’ in quel momento che si è reso conto di essere caduto in una trappola. Ha cercato di fuggire, gli hanno sparato un primo colpo di pistola, che lo ha colpito alla spalla. Si è fermato, incredulo, e i suoi assassini lo hanno colpito con un coltello alla gola. Poi gli hanno legato i piedi e gli hanno dato il colpo di grazia alla nuca, arrivando a bruciare il cadavere. Lo stile mafioso dell’esecuzione potrebbe essere anche un tentativo di depistare le indagini. Così pensano gli inquirenti, che comunque non trascurano nessuna pista. Forse anche l’auto bruciata in seguito potrebbe non avere nulla a che fare con l’esecuzione. Ma tutto è da chiarire. Dell’omicidio si occuperà oggi anche il comitato provinciale di Pesaro per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Attilio Visconti, per approfondire il contesto in cui è maturato.

Sergio Barducci

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