L'Agenzia del Demanio presenta il suo progetto di valorizzazione dei fari italiani: per due mesi si apre una consultazione pubblica destinata a chi ha idee e voglia di investire per salvare dal degrado questi beni dello Stato.
Fari stupendi, inseriti in meravigliosi luoghi geografici, ma che senza gli antichi guardiani del faro, oggi figura totalmente scomparsa con l'automazione delle lanterne, sono destinati al degrado progressivo.
L'agenzia del demanio, insieme al ministero della Difesa, antico proprietario dei beni, e di comune accordo col Mef il cui obiettivo è ottenere un ricavo da questa operazione, vorrebbe invece valorizzarli, magari farli diventare originali dimore turistiche. Per questo c'è bisogno della collaborazione dei privati.
I primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari” vanno dalla Sicilia alla Toscana, dal Faro di Brucoli di Augusta al Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia, fino ai due sull'isola del Giglio proposti proprio dal ministero della Difesa. Aperta la fase di consultazione pubblica. Per informazioni www.agenziademanio.it.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Roberto Reggi, direttore dell'Agenzia del Demanio
Fari stupendi, inseriti in meravigliosi luoghi geografici, ma che senza gli antichi guardiani del faro, oggi figura totalmente scomparsa con l'automazione delle lanterne, sono destinati al degrado progressivo.
L'agenzia del demanio, insieme al ministero della Difesa, antico proprietario dei beni, e di comune accordo col Mef il cui obiettivo è ottenere un ricavo da questa operazione, vorrebbe invece valorizzarli, magari farli diventare originali dimore turistiche. Per questo c'è bisogno della collaborazione dei privati.
I primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari” vanno dalla Sicilia alla Toscana, dal Faro di Brucoli di Augusta al Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia, fino ai due sull'isola del Giglio proposti proprio dal ministero della Difesa. Aperta la fase di consultazione pubblica. Per informazioni www.agenziademanio.it.
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Nel video l'intervista a Roberto Reggi, direttore dell'Agenzia del Demanio
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