Si è aperto oggi a Kiev (Ucraina) il 20° Consiglio Ministeriale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), presieduto dal Ministro per gli Affari Esteri dell’Ucraina, Leonid Kozhara. Nei giorni scorsi l’incontro era stato minacciato da manifestazioni della popolazione ucraina contro la decisione del Governo di non firmare l’accordo di cooperazione con l’Unione Europea. Al momento, però, la situazione sembra sotto controllo anche a seguito del divieto di proteste di massa nelle aree nevralgiche della Capitale. A prendere parte alla riunione saranno i 57 rappresentanti degli Stati aderenti all’OSCE e 11 partner per la cooperazione, i rappresentanti dell’Unione Europea, dell’Onu e della Nato. La Repubblica di San Marino è rappresentata dall'Ambasciatore presso l’OSCE, Elena Molaroni.
Le priorità di questo Consiglio Ministeriale sono: la preparazione del 40° Anniversario della firma dell’Atto Finale di Helsinki (nel 2015); la lotta al traffico di persone; l’integrazione di Rom e Sinti;
la libertà dei media; la libertà di religione o credo; la lotta alla proliferazione di piccole armi e munizioni convenzionali; la protezione delle infrastrutture energetiche non nucleari da disastri
naturali o provocati dall’uomo; la lotta alle minacce transnazionali; il miglioramento dell’impronta ambientale di attività relative alla produzione energetica; la cooperazione con l’Afghanistan; la
libertà di movimento. Durante la Ministeriale, che si concluderà domani con una dichiarazione politica da parte dei Ministri, in corso di negoziazione, verrà anche proposta l’ammissione della Libia quale Paese partner dell’OSCE.
Le priorità di questo Consiglio Ministeriale sono: la preparazione del 40° Anniversario della firma dell’Atto Finale di Helsinki (nel 2015); la lotta al traffico di persone; l’integrazione di Rom e Sinti;
la libertà dei media; la libertà di religione o credo; la lotta alla proliferazione di piccole armi e munizioni convenzionali; la protezione delle infrastrutture energetiche non nucleari da disastri
naturali o provocati dall’uomo; la lotta alle minacce transnazionali; il miglioramento dell’impronta ambientale di attività relative alla produzione energetica; la cooperazione con l’Afghanistan; la
libertà di movimento. Durante la Ministeriale, che si concluderà domani con una dichiarazione politica da parte dei Ministri, in corso di negoziazione, verrà anche proposta l’ammissione della Libia quale Paese partner dell’OSCE.
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