I matrimoni civili superano ormai di gran lunga quelli religiosi. Palazzo Pubblico resta il luogo preferito per dire il proprio “sì” senza placet religioso, infatti sarebbe possibile unirsi anche nelle sedi istituzionali, come le case di castello o le segreterie di stato.
Per ovvi motivi, anche di prestigio, la scelta è per la sala del Consiglio. Sono stati celebrati 10 riti a maggio, 9 a giugno mentre in questo mese sono in programma 12 matrimoni, 4 solo lo scorso sabato. Altri 5 sono previsti ad agosto e 6 a settembre. E non solo sammarinesi, ovviamente la maggioranza, sono quelli che chiedono di veder coronato il loro sogno d’amore nella sala solitamente riservata ai lavori parlamentari.
Infatti, dall’entrata in vigore, lo scorso anno, della legge che semplifica le procedure amministrative, sono arrivate richieste da molti italiani del circondario, e da stranieri come tedeschi, austriaci, olandesi, forse affascinati dalla storia della Repubblica. Un mappamondo che nei prossimi anni potrebbe decisamente allargarsi, infatti sono le ambasciate a fare da tramite per i loro cittadini. E qualche richiesta di informazioni, non andata finora a buon fine, è arrivata anche dall’altra parte del globo: dall’Australia.
Per ovvi motivi, anche di prestigio, la scelta è per la sala del Consiglio. Sono stati celebrati 10 riti a maggio, 9 a giugno mentre in questo mese sono in programma 12 matrimoni, 4 solo lo scorso sabato. Altri 5 sono previsti ad agosto e 6 a settembre. E non solo sammarinesi, ovviamente la maggioranza, sono quelli che chiedono di veder coronato il loro sogno d’amore nella sala solitamente riservata ai lavori parlamentari.
Infatti, dall’entrata in vigore, lo scorso anno, della legge che semplifica le procedure amministrative, sono arrivate richieste da molti italiani del circondario, e da stranieri come tedeschi, austriaci, olandesi, forse affascinati dalla storia della Repubblica. Un mappamondo che nei prossimi anni potrebbe decisamente allargarsi, infatti sono le ambasciate a fare da tramite per i loro cittadini. E qualche richiesta di informazioni, non andata finora a buon fine, è arrivata anche dall’altra parte del globo: dall’Australia.
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