Giornata storica per la Palestina che è diventata ieri Stato osservatore dell'Onu, esattamente 65 anni dopo il voto sulla spartizione della Terra Santa in due Stati: 138 i sì nel voto al Palazzo di vetro, 9 i no e 41 gli astenuti, tra i quali la Repubblica di San Marino. Contrari gli Usa; a favore l'Italia, che incassa la "grande delusione" di Israele. Il sì dell'Italia alla Palestina stato osservatore all'Onu è stata 'una decisione ponderata, la linea del governo italiano è stata espressa dalla presidenza del consiglio ed è stata ben chiarita. Il ministro degli Esteri interviene sulla 'svolta Monti' all'indomani del voto all'Onu per la Palestina. I vertici dell'Autorità nazionale palestinese considerano quello di ieri solo un primo passo verso la nascita di un vero e proprio Stato e verso il riconoscimento della Palestina come Paese membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Per Abu Mazen si tratta di un'enorme vittoria diplomatica, che lo rafforza anche sul fronte interno e nei confronti di Hamas. Da Gerusalemme arriva invece la cronaca del calice amaro per Netanyahu: da tempo la diplomazia dello Stato ebraico non pativa una sconfitta tanto bruciante. Per tutta la giornata di ieri i portavoce governativi hanno insistito che all'Onu i palestinesi beneficiano sempre e comunque di una maggioranza automatica.
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