Ha parlato oggi per la prima volta e ad ogni dichiarazione ha lasciato il segno. Loris Bassini, ex amministratore della finanziaria Finbroker, che deve rispondere delle accuse di truffa, calunnia, abuso di fogli firmati in bianco e falsità in scrittura privata, ha chiesto di poter essere ascoltato dinnanzi al giudice Vittorio Ceccarini, prima per confutare la testimonianza resa dal direttore della Banca di San Marino Paolo Zanotti, poi per leggere una sua dichiarazione che è risultata essere un vero colpo di scena. Il teste Zanotti, ascoltato oggi per la seconda volta, aveva confermato di non aver mai assistito, in sua presenza, ad un passaggio di denaro tra Bassini e Miriam Tedeschi, moglie del conte Gianfrancesco Vitali, che ha accusato Bassini di non aver mai più restituito i 23 miliardi di vecchie lire che erano stati affidati alla Finbroker. Secondo Bassini, invece, nel dicembre 2000 il passaggio di denaro era proprio avvenuto nell’ufficio di Paolo Zanotti, alla presenza di Miriam Tedeschi e dell’altra testimone chiave, Silvana Spina, oltre che di un funzionario dell’ufficio esteri della banca, Sacchetti. A conclusione della terza udienza, Bassini ha poi lanciato la bomba, leggendo una sua dichiarazione in cui afferma che l’avvocato Alvaro Selva avrebbe incontrato pochissimi giorni fa, lo scorso 25 gennaio, il suo avvocato Silvia Masotti, per parlare della deposizione del suo cliente Loris Bassini. Un’accusa di tentata corruzione in piena regola, quella avanzata dall’ex amministratore di Finbroker. Il giudice Ceccarini ha già deciso di stralciare queste dichiarazioni e di inviare tutto alla Procura di Forlì e al magistrato inquirente sammarinese. Gli avvocati di parte civile, Lucia Selva e Valentina Angeli, oltre a rigettare in pieno le accuse, si sono riservate di procedere con ogni iniziativa legale contro Loris Bassini. Lo stesso avvocato Alvaro Selva, giunto in aula, ha già preannunciato di voler sporgere denuncia.
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