Che l'epoca degli sprechi fosse finita da un pezzo era già noto. La sfida, oggi, è sfruttare il più possibile le rinnovabili, le auto elettriche, quelle a idrogeno e le nuove forme di produzione di energia. Lo scenario futuro lo delinea il Piano energetico nazionale 2018-2021, approvato in Consiglio. L'obiettivo è fare di San Marino uno Stato totalmente indipendente da fonti fossili, prima nel settore elettrico – traguardo raggiungibile in 10 anni - poi negli altri campi.
Priorità sono la riduzione dei consumi e l'auto-produzione di corrente, come in parte avviene già grazie agli impianti fotovoltaici. Ma non basta. Una delle “priorità assolute” individuate nel Pen è il rinnovo e, se possibile, l'incremento degli incentivi per l'efficientamento energetico degli immobili. Il documento spiega quali siano, ad oggi, le fonti rinnovabili più adatte al territorio: il fotovoltaico, il solare termico e le biomasse. Le ultime sono viste come strategiche, perché residui agricoli e boschivi dalle regioni vicine potrebbero essere utilizzati anche in impianti di ridotte dimensioni, in piccole e medie imprese o consorzi agricoli.
Non sono strategiche, invece, l'eolico e l'energia geotermica. Secondo il Pen, è necessario legiferare in tema di cogenerazione, per implementare impianti che permettano di creare, nello stesso momento, elettricità e calore. Sono solo alcuni degli strumenti di cui il Titano potrebbe usufruire. Oltre a richiedere una revisione generale del sistema delle tariffe, l'Autorità per l'energia esorta a rendere più efficienti gli edifici pubblici, visto che in alcune situazioni, spiega, “gli sprechi superano il 70%”. Poi c'è la mobilità sostenibile, quindi le auto elettriche.
Per un impianto di fornitura di idrogeno si sta lavorando. Stanno invece per arrivare le nuove colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici in varie parti della Repubblica, come anticipa il segretario di Stato ai rapporti con l'Aass, Marco Podeschi. Saranno 18, in aggiunta alle quattro già attive, e gratuite fino al 31 dicembre.
Il Pen contiene anche critiche, per i “rallentamenti” nell'aggiornamento delle normative del settore. San Marino “sta perdendo gravemente terreno rispetto all'Europa e all'Italia”, si legge. Prossimo passo è organizzare iniziative dedicate per far conoscere il Piano energetico ai cittadini.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista al segretario di Stato per i rapporti con l'Aass, Marco Podeschi
Priorità sono la riduzione dei consumi e l'auto-produzione di corrente, come in parte avviene già grazie agli impianti fotovoltaici. Ma non basta. Una delle “priorità assolute” individuate nel Pen è il rinnovo e, se possibile, l'incremento degli incentivi per l'efficientamento energetico degli immobili. Il documento spiega quali siano, ad oggi, le fonti rinnovabili più adatte al territorio: il fotovoltaico, il solare termico e le biomasse. Le ultime sono viste come strategiche, perché residui agricoli e boschivi dalle regioni vicine potrebbero essere utilizzati anche in impianti di ridotte dimensioni, in piccole e medie imprese o consorzi agricoli.
Non sono strategiche, invece, l'eolico e l'energia geotermica. Secondo il Pen, è necessario legiferare in tema di cogenerazione, per implementare impianti che permettano di creare, nello stesso momento, elettricità e calore. Sono solo alcuni degli strumenti di cui il Titano potrebbe usufruire. Oltre a richiedere una revisione generale del sistema delle tariffe, l'Autorità per l'energia esorta a rendere più efficienti gli edifici pubblici, visto che in alcune situazioni, spiega, “gli sprechi superano il 70%”. Poi c'è la mobilità sostenibile, quindi le auto elettriche.
Per un impianto di fornitura di idrogeno si sta lavorando. Stanno invece per arrivare le nuove colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici in varie parti della Repubblica, come anticipa il segretario di Stato ai rapporti con l'Aass, Marco Podeschi. Saranno 18, in aggiunta alle quattro già attive, e gratuite fino al 31 dicembre.
Il Pen contiene anche critiche, per i “rallentamenti” nell'aggiornamento delle normative del settore. San Marino “sta perdendo gravemente terreno rispetto all'Europa e all'Italia”, si legge. Prossimo passo è organizzare iniziative dedicate per far conoscere il Piano energetico ai cittadini.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista al segretario di Stato per i rapporti con l'Aass, Marco Podeschi
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