In occasione del suo centenario, Save The Children lancia la campagna “Stop alla guerra sui Bambini”.
Un minore su 5, cioè 20 milioni di bambine e bambini vive in aree di conflitto. Save The Children in occasione del suo centenario lancia la campagna "Stop alla guerra sui bambini", incontra il presidente Mattarella e diffonde dati davanti ai quali il Capo dello Stato invita ad una commozione che “non sia effimera, ma che porti a risultati concreti e duratori” . Nel 2017 oltre 10mila bambini sono rimasti uccisi o mutilati a causa di bombardamenti, mentre si stima che almeno 100mila neonati perdano la vita ogni anno per cause dirette e indirette delle guerre, come malattie e malnutrizione. Nel solo 2017 si sono registrati oltre 1400 episodi di bombe sulle scuole, che solo in Yemen hanno distrutto 256 scuole, dove sono più di 2 milioni i bimbi fuori dal sistema educativo. Stessi numeri in Siria ed anche in Sud Sudan, dove il 30% delle scuole è stato danneggiato, distrutto, occupato. Nella Repubblica Democratica del Congo, in un conflitto lungo più di 20 anni, quasi due milioni di bambini non vanno più a scuola. Un tema, quello dell’educazione durante la guerra, che rischia di essere sottovalutato ma che ha conseguenze drammatiche per l’infanzia e per la ricostruzione dei paesi stessi che vivono il conflitto: anche per questo Mattarella invita ad atti concreti e strutturalmente forti e permanenti. “Questo è quello che fa Save the Children - ha concluso Mattarella - e per questo l'unica parola efficace è grazie".