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Per "riaccendere la musica" gli artisti chiedono maggiori tutele alla politica

Obiettivo raggiunto, tira le somme il partito, con la nascita di collaborazioni e momenti di dialogo che proseguiranno anche in futuro.

16 giu 2021

Un nuovo confronto in casa di Domani-Motus liberi, sempre rivolto ai giovani, dal titolo di "Riaccendiamo la musica!". In diretta Facebook si confrontano musicisti e politica, insieme agli studenti. L'organizzazione di eventi per riportare la musica nel Paese, viene rilanciata dal presidente del partito Lorenzo Forcellini Reffi. Gaetano Troina, sollecitato sul Festival di San Marino, dice che "creare opportunità e occasioni è sempre la strada migliore per una collaborazione tra artisti e per dare visibilità alla Repubblica". E si impegna a incentivare questa forma di arte a San Marino, facendo sì che le istanze degli addetti ai lavori vengano recepite dalla politica.  Ma sono proprio loro, gli artisti, a denunciare pericolose storture. Come Monica Hill che chiede il rispetto del suo lavoro, spesso sottovalutato, con la pretesa di invitare il musicista senza pagarlo, "spesso capita che il nostro mestiere venga considerato come  una opportunità per l'artista. Il nostro è un mestiere, dice sollevando una questione spinosa, anche perché rischiamo di creare precedenti sbagliati". Sulla stessa linea Nicola Della Valle e Paolo Macina rappresentanti di San Marino United Artist, che raccontano come alcuni organizzatori di eventi legano il compenso alla presenza del pubblico.




Lo definiscono un 'approccio sbagliato quello utilizzato fino ad oggi', va riconosciuto 'quanto deve essere riconosciuto a chi valorizza il nostro Paese'. Alice Giardi, dell'Associazione studentesca, interviene sul Veglione studentesco sollevando un'altra problematica legata al mondo della musica. "Molti artisti sammarinesi, spiega Monica Hill, incontrano difficoltà burocratiche a lavorare in Italia,  Perché "materia oscura per molti", aggiungendo come non sia mai stata avvantaggiata a San Marino in campo musicale, come non lo sono stati i suoi colleghi: "organizzando eventi in territorio, non si pensa agli artisti sammarinesi, ma si fa ricorso agli italiani". Cose scontate in Italia, aggiunge una punta di amarezza, ma non a San Marino. 

Quarto e ultimo appuntamento voluto da Dml per avvicinare i giovani alla politica e alle istituzioni: "Bilancio molto positivo dopo le quattro serate: è stata l’occasione per ascoltare finalmente i giovani e raggiungere l’obiettivo di abbattere le barriere invisibili che troppo spesso dividono i cittadini dalla politica, assolutamente raggiunto, con la nascita di collaborazioni e momenti di dialogo che proseguiranno anche in futuro". 


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