Mettiamo insieme farina, acqua, sale, grassi, lievito. Ed ecco che prende forma la tradizione. Larga e sottile a Rimini più alta e stretta salendo verso l'Emilia. E al suo nome celebre di piadina romagnola finalmente si affianca il marchio identificazione geografica protetta. E'stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale di protezione nazionale transitoria per la Piadina romagnola Igp. Con questo atto, viene riconosciuta – per ora solo a livello nazionale – la protezione dell’indicazione geografica “piadina romagnola”, e la legittimità del suo uso da parte dei produttori che rispettano il disciplinare disponibile sul sito del Ministero delle Politiche agricole alimentarie forestali. Non è consentito l’uso di conservanti, aromi e altri additivi. L’area di produzione corrisponde al territorio delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e, in parte, di Bologna. Molto più di una diatriba tra buongustai.
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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