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Piano Sanitario 2024/2026: parere favorevole dalla Consulta socio-sanitaria

Il coordinatore Gabriele Raschi mette l'accento su umanizzazione delle cure e l'implementazione della medicina territoriale e dell'assistenza domiciliare integrata, oltre al ruolo educativo e pedagogico del Piano stesso

di Silvia Pelliccioni
19 mar 2025
Nel video l'intervista a Gabriele Raschi, Coordinatore Consulta Sociale e Sanitaria.
Nel video l'intervista a Gabriele Raschi, Coordinatore Consulta Sociale e Sanitaria.

Sul Piano Sanitario e Socio-Sanitario, si esprime per legge, la n.165/2004, la Consulta Sociale e Sanitaria. Il placet allo strumento di programmazione 2024/2026, con la metà del triennio di riferimento già trascorso, dunque, arriva dopo lo studio attento svolto a seguito dell'illustrazione dell'intero piano nella precedente riunione dell'11 marzo. Un parere obbligatorio, quello della Consulta, ma non vincolante al pari di quello richiesto, sulla base della normativa, anche riguardo altri aspetti come il budget e il piano investimenti Iss per la parte di competenza, e il piano del personale dell'Istituto. In generale, più luci che ombre. "In merito al contenuto del piano sanitario è un parere positivo, un parere favorevole - conferma il coordinatore della Consulta, Gabriele Raschi -, gli elementi principali che sono emersi - precisa - sono quelli della umanizzazione delle cure. È stato posto l'accento sull'implementazione e un'organizzazione, come già è cominciata, nell'ambito della medicina di base, della medicina territoriale, il ruolo dell'infermiere di famiglia, l'assistenza domiciliare integrata, diminuire anche il peso delle ospedalizzazioni. Gettato il focus - aggiunge - su un dato di fatto incontrovertibile che è la diminuzione delle nascite e automaticamente un progressivo evidente invecchiamento della nostra popolazione. Mi auguro - dice - che il prossimo Comitato Esecutivo sia efficiente ed efficace nel prendere a cuore anche gli elementi che sono stati evidenziati nel Piano Sanitario, come anche suggerire, proporre, mettere in atto delle strategie operative per andare incontro alle famiglie, alle famiglie che hanno i figli e nello stesso tempo a quelle famiglie che hanno degli anziani in casa. È stato posto l'accento anche sul ruolo educativo e pedagogico del Piano Sanitario, quindi si richiede una collaborazione anche a tutta la cittadinanza. Probabilmente sarebbe opportuno, e questo l'abbiamo suggerito a coloro che estenderanno il documento, - conclude Raschi - avere anche dei parametri concreti sulla base dei quali fare una valutazione effettiva".

Nel video l'intervista a Gabriele Raschi, Coordinatore Consulta Sociale e Sanitaria. 





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