La sicurezza stradale come obiettivo di salute. Sì, perché il numero degli incidenti e quello delle persone coinvolte subendo lesioni più o meno gravi, costituiscono sempre un'emergenza: pesano infatti notevolmente in termini di costi sociali legati ad esempio all'assistenza e alla riabilitazione. Tra 2008 e 2014, a San Marino rilevati in totale 1.051 sinistri con 1.370 feriti e 8 decessi: fenomeno decisamente non trascurabile se si considera che il territorio ha una rete viaria di soli 350 km. Circa il 30% degli incidenti avvengono sulla superstrada. Eccesso di velocità, mancata precedenza, mancato rispetto della distanza di sicurezza le principali cause. Ma anche guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti. Ad avere la peggio sono per lo più i cosiddetti utenti fragili della strada ovvero pedoni, ciclisti e centauri. E' notoriamente nel periodo estivo che il fenomeno subisce una certa recrudescenza: molti incidenti riguardano giovanissimi conducenti di ciclomotori (15-16 anni) spesso con prognosi superiori ai 30 giorni. Circa il 15% degli accessi in Pronto Soccorso si trasforma in ricovero. Dalla sicurezza stradale alla sicurezza dei lavoratori: cala il numero degli infortuni sul lavoro – nel 2013 625, nel 2014 578 – anche per effetto della crisi economica con meno imprese e lavoratori attivi. I settori più colpiti sono la pubblica amministrazione, che ha sostituito al primo posto l'edilizia ferma sempre a seguito della recessione, e l'industria. Infine, gli incidenti domestici: 1.750 in totale, dato del 2012, con il 5,3% della popolazione coinvolta, in primis donne, anziani e bambini. Ferite, contusioni e fratture le lesioni più ricorrenti.
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