Abbiamo scherzato con i nomi: Caronte, Minosse, ora Lucifero, ma adesso cominciamo ad accomodarci alla cassa a pagare il conto, in termini di acqua che manca. La pioggia di ieri non ha fatto che abbassare le temperature, ma di fatto non è stata significativa a fini idridici. Questa mattina c'è stato il vertice all’azienda dei servizi per fare il punto della situazione. “Siamo in emergenza – ha detto il direttore Emanuele Valli – e stiamo cercando di ottimizzare tutto”. Per il momento non si parla di interventi drastici, ma questa settimana sarà decisiva per i provvedimenti futuri. SanMarino pesca acqua soprattutto dal lago del Torello, dalla diga di Ridracoli e dal bacino emiliano romagnolo Il Marecchia è praticamente asciutto. Intanto si ripetono gli inviti al risparmio rivolti alla popolazione così come i controlli delle forze dell’ordine. Una situazione che si ripercuote anche in riviera, dove tutto e concentrato nelle zone di villeggiatura, mentre l’interno della provicia è più problematico tanto che alcune zone sono servite da autobotti. L'associazione dei consumatori di San Marino torna a sensibilizzare amministrazione e cittadini verso una nuova progettazione bioclimatica degli spazi urbani. Le zone asfaltate e senza verde,arroventano ancora di più il clima. Una aggravante della siccità è che la fauna selvatica trova 'refrigerio' nei frutteti e vigneti accentuando i danni alle colture già provate dalla carenza idrica. La confederazione degli agricoltori dell' Emilia Romagna è a favore dell' apertura dell'attività venatoria. Una serie di associazioni ambientaliste non è d'accordo è chiede al Governo la sospensione della caccia.
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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