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La polizia postale di Rimini in cattedra per il progetto “Buono a Sapersi”

17 gen 2013
La polizia postale di Rimini in cattedra per il progetto “Buono a Sapersi”
La polizia postale di Rimini in cattedra per il progetto “Buono a Sapersi” - Sono ragazzini delle scuole medie e a prima vista sembrano troppo piccoli per confrontarsi con temi...
Sono ragazzini delle scuole medie e a prima vista sembrano troppo piccoli per confrontarsi con temi come cyber bullismo, adescamento, privacy sulla rete, navigazione in chat. Ma è proprio la generazione da tenere più controllata: hanno il computer da sempre, usano internet con estrema disinvoltura. All'assistente Capo Enrico Rossi, esperto di criminalità informatica minorile, non bastano le due ore di lezione per rispondere a domande, curiosità, timori. Ci sono errori che si possono commettere inconsapevolmente, c'è il rischio di incorrere in incontri pericolosi, in situazione limite che difficilmente i ragazzini riescono a gestire da soli. Ogni giorno un caso nuovo. Sulle scrivanie degli uomini della postale fascicoli e fascicoli di storie che nascono dall'ignoranza: i tentativi di adescamento sono quotidiani. Ed è difficile per i genitori riuscire a seguire i figli nell'utilizzo di uno strumento di cui hanno scarsa dimestichezza.Una risorsa, un aiuto quotidiano, un modo di comunicare immediato, che annulla le distanze. Il lato oscuro può intimorire. Sapere usare internet non significa conoscerlo. E per “finire in rete” basta un attimo. I ragazzi hanno sì in mano strumenti sempre nuovi che aprono orizzonti un tempo impensabili, ma le fragilità dell' adolescenza sono quelle di sempre. Ed i casi di cronaca, drammatici e recenti, continuano a ricordarcelo.

Sara Bucci

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