Le forze dell’ordine sammarinesi sono dislocate a Gualdicciolo per tenere sotto controllo l’incremento inevitabile del traffico che, con la chiusura del ponte di Torello, si ripercuoterà soprattutto sul territorio della Repubblica. I disagi maggiori sono per il traffico pesante che viene deviato da Gualdicciolo a Borgo Maggiore e da qui per Chiesanuova. La strada alternativa usata da auto e moto, come quella di San Leo-Montemaggio-Chiesanuova-Gualdicciolo non è adatta a gli autotrasporti. Si sta lavorando per realizzare il guado sul torrente di San Marino a circa 200 metri più a valle. Ma non sarà pronto prima di due settimane. Per questo è stato bloccato il traffico sulla Marecchiese. Durante il fine settimana gli operai lavoreranno giorno e notte all’imbragatura e cerchiaggio dei pulvini, le travi che attraversano la struttura orizzontale. Proprio sui pulvini il collasso del ponte è ben visibile: il primo è spaccato da parte a parte, il terzo presenta grosse crepe. Il ponte, lungo 115 metri e alto 15, era stato costruito negli anni ’70 dall’Anas Marche. In 30 anni il traffico che circola ogni giorno è quadruplicato e il sisma del 2005 ha contribuito a esasperare ancor di più le problematiche. Il ponte resta aperto solo alle bici e ai pedoni. Gli studenti per andare a scuola, lo attraverseranno a piedi per prendere un altro autobus diretto a Rimini. Il transito resta concesso ai mezzi di soccorso ed è attivo anche il servizio di eliambulanza. La circolazione riprenderà normalmente lunedì mattina in entrambi i sensi di marcia. Massima cautela sulla velocità, consigliata a 10 km/h. Il costo dell’intera operazione è di 3milioni e 300mila euro.
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