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Posata la prima pietra del Casale la Fiorina

9 mar 2007
Un momento della cerimonia
Un momento della cerimonia
La posa della prima pietra scrive in qualche modo la parola fine alla lunga pagina delle parole per cominciare il libro dei fatti.
Il centro residenziale anziani “Casale la Fiorina” prende forma dall’atto della firma della pergamena che è stata cementata a celebrazione di questa giornata, da parte dei Capitani Reggenti e dei segretari di stato insieme ai vari protagonisti: la Sums, la Fondazione, la ditta appaltatrice, il Capitano di castello.
Il presidente della Fondazione del Casale, Pietro Reffi, ha posato la prima cazzuola nella cerimonia benedetta da Don Pino Iannuzzi.
Molti i presenti a testimoniare l’attesa che si era creata intorno a questa struttura. “Siamo testimoni del raggiungimento di un importante traguardo, che costituisce un altrettanto importante punto di partenza - dice il Segretario Fabio Berardi -. Entro due anni il centro anziani dovrà essere completato”.
La Segreteria alla sanità si impegna a seguire con attenzione l'evoluzione dei lavori, così come quella al territorio. “Questa posa – prosegue il Segretario Marino Riccardi – dimostra concretamente come la Repubblica fornisca gli strumenti affinché sia garantita agli anziani la migliore qualità della vita e il vero riconoscimento di preziosa risorsa sociale”.
Il Vicepresidente Sums Felice Biglioli è emozionato, mentre parla alla platea. Si realizza un sogno fortemente voluto per nove lunghi anni. “A distanza di 130 anni dalla fondazione – dice – la Sums non ha esaurito il suo ruolo, sempre attenta e presente alle necessità del paese”.
Una struttura che riqualificherà lo stesso castello, afferma il Capitano Pier Marino Felici, mentre l’architetto Alessandro Galassi spiega il centro, come sarà suddiviso e di cosa usufruirano i primi 50 utenti, che in futuro potranno diventare 120.

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