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Presentata indagine sui servizi socio-educativi della Repubblica

20 giu 2007
Francesca Michelotti
Francesca Michelotti
Una indagine che ha il merito di aver ascoltato le reali esigenze delle famiglie sammarinesi. La presenta così il segretario Francesca Michelotti. Cosa che dovrebbero fare tutti i servizi pubblici. Lascia poi il campo alla direttrice degli Asili Nido. Luisa Zavoli fa la storia delle leggi in materia. Dall’80 a oggi, con la fotografia dell’attuale: 204 bimbi inseriti nelle attuali sei strutture della Repubblica, che saliranno a 232 a ottobre con l’apertura di Acquaviva e il potenziamento di Dogana. A questi si aggiungono le 5 strutture private, di cui un nido e 5 spazio bimbi, per un totale di 69 bambini su una potenzialità di 99 posti. In lista d’attesa, che mediamente dura 20 mesi, a fine maggio c’erano 437 domande. In totale la risposta in territorio alle esigenze delle famiglie con figli da 3 a 36 mesi è del 30 per cento, cioè 273 accolti su una potenzialità di 900 piccoli. Copertura che a fine anno salirà al 33 per cento, una media rilevante considerando il 24 per cento dell’Emilia Romagna e il 35 per cento che l’Unione Europea si è prefissata come obiettivo comune. Il 65 per cento delle famiglie interpellate 350, in lista d’attesa, ha risposto al questionario, che disegna anche uno spaccato sammarinese. Coppie che fanno figli sempre più tardi, con entrambi i genitori che lavorano, e che fanno soprattutto ricorso ai nonni per badare i figli. C’è un basso ricorso al part-time da parte delle madri, lasciando intravedere la difficoltà, nel privato, di vedere riconosciuto questo diritto. Per inciso, nessuna azienda ha fatto richiesta di un nido aziendale benché la legge lo preveda. Lavori stabili per i genitori e ricorso al nido anche quale strumento educativo. Dati che – ha detto Andrea Gualtieri, membri dell’Authority, serviranno poi alla pianificazione e programmazione sia per l’organo politico che tecnico, nell’adeguamento dei servizi offerti.

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