Il difensore di Gino Guidi, il sammarinese colto in flagranza di reato mentre stava appiccando il fuoco a un cassonetto a Rovereta, ha presentato istanza di scarcerazione chiedendo al Giudice di prevedere, per il suo assistito, gli arresti domiciliari.
A breve Guidi sarà interrogato di nuovo dal Commissario della Legge e sarà quella la prima occasione, per l’avvocato Antonio Masiello, di assistere il sammarinese e avere il quadro preciso delle contestazioni che gli vengono mosse.
Guidi infatti ha confermato la paternità dell’episodio di Rovereta ma ha escluso il suo coinvolgimento dalla lunga scia di incendi che, da fine gennaio alla scorsa settimana, ha mandato in fumo oltre 50 cassonetti.
Le indagini intanto proseguono anche per verificare se anche l’attentato incendiario all’abitazione dei famigliari del Comandante della Polizia Civile Albina Vicini sia riconducibile alla stessa mano.
A breve Guidi sarà interrogato di nuovo dal Commissario della Legge e sarà quella la prima occasione, per l’avvocato Antonio Masiello, di assistere il sammarinese e avere il quadro preciso delle contestazioni che gli vengono mosse.
Guidi infatti ha confermato la paternità dell’episodio di Rovereta ma ha escluso il suo coinvolgimento dalla lunga scia di incendi che, da fine gennaio alla scorsa settimana, ha mandato in fumo oltre 50 cassonetti.
Le indagini intanto proseguono anche per verificare se anche l’attentato incendiario all’abitazione dei famigliari del Comandante della Polizia Civile Albina Vicini sia riconducibile alla stessa mano.
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