Il Presidente israeliano Reuven Rivlin ricevuto a Roma dalla Comunità ebraica. “Il nostro – ha detto – è uno Stato democratico ed egualitario che rispetta tutti”.
Una serata di fratellanza e di appartenenza, quella della Comunità di Roma, riunita in Sinagoga, a pochi giorni dal Rosh haShanà, il capodanno ebraico, per accogliere il Capo d'Israele.
Entra accompagnato da un lungo applauso, mentre qualcuno sventola una grande bandiera.
La presidente della Comunità romana, Ruth Dureghello, ha subito ricordato di essere dalla parte di Israele, “perché lo sentiamo come una parte di noi stessi”, ha detto. Il Presidente ha voluto puntualizzare che l'invito “a venire a vivere in Israele non è una questione politica, e non mette in discussione il diritto degli ebrei di vivere da eguali in ogni altro Paese. Il nostro – ha sottolineato – è uno Stato democratico che rispetta ebrei, cristiani, musulmani, circassi e drusi. Tutti vengono rispettati”.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma
Una serata di fratellanza e di appartenenza, quella della Comunità di Roma, riunita in Sinagoga, a pochi giorni dal Rosh haShanà, il capodanno ebraico, per accogliere il Capo d'Israele.
Entra accompagnato da un lungo applauso, mentre qualcuno sventola una grande bandiera.
La presidente della Comunità romana, Ruth Dureghello, ha subito ricordato di essere dalla parte di Israele, “perché lo sentiamo come una parte di noi stessi”, ha detto. Il Presidente ha voluto puntualizzare che l'invito “a venire a vivere in Israele non è una questione politica, e non mette in discussione il diritto degli ebrei di vivere da eguali in ogni altro Paese. Il nostro – ha sottolineato – è uno Stato democratico che rispetta ebrei, cristiani, musulmani, circassi e drusi. Tutti vengono rispettati”.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma
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