Presidenziali USA: Clinton, "polmonite? non pensavo fosse problema"

D'ora in poi il tema della salute della Clinton non rimarrà più confinato al campo delle teorie cospirazioniste, ma diverrà uno degli argomenti principali della volata finale alla Casa Bianca. Lo ha scritto un giornale di certo non ostile alla candidata democratica, il Washington Post, dopo la drammatica sequenza di immagini del malore. “Non ho rivelato immediatamente la diagnosi di polmonite – ha poi dichiarato - perché non pensavo che sarebbe stato un grosso problema”. Parole che certo non smorzano le speculazioni in corso sulle sue condizioni; ma non solo, perché a questo punto, ad essere messa in discussione, è la credibilità stessa di Hillary, che venerdì scorso – come se non bastasse - aveva definito “miserabili” metà dei sostenitori di Trump, per poi fare una parziale marcia indietro. Proprio su questo punto sta insistendo il candidato repubblicano, che peraltro ha augurato alla Clinton una pronta guarigione.
Secondo Dennis Redmont, per 25 anni direttore dell'Associated Press, gli "scandali delle imprese di Trump" potrebbero essere rispolverati e costituire la cosiddetta October Surprise in vista dell'8 novembre. Ma il colpo di scena - capace di decidere la corsa alla Presidenza – secondo alcuni potrebbe venire anche da Wikileaks. “Molto presto – ha dichiarato Julian Assange – verranno pubblicati nuovi documenti sulla Clinton, che faranno luce sui “non ricordo” della candidata rispetto all'Emailgate”, ovvero il trasferimento di alcune mail riservate del Dipartimento di Stato sulla sua casella personale