Municipale, Digos e Polizia alle 8.30 sono arrivati fuori dalla ex scuola occupata dove gli attivisti avevano organizzato una protesta pacifica “armati” di cappuccini e cornetti. Al grido di "il Paz resiste", i ragazzi del centro sociale hanno inizialmente risposto allo sgombero con striscioni e fumogeni, ma la situazione non è mai degenerata.
“Abbiamo deciso di rispondere allo sgombero - ha dichiarato il portavoce dei ragazzi del Paz - non tanto per una difesa ad oltranza dello spazio fisico di via Montevecchio, ma per rompere quel piano simbolico e di controllo che lo sgombero porta con sé”.
I ragazzi del Paz sono poi passati alle trattative con le forze dell’ordine. Gli attivisti hanno abbandonato lo spazio occupato quattro anni fa. In cambio hanno ottenuto che la Polizia non identificasse i giovani del Paz all’uscita dall’edificio. Voci non ufficiali dicono che gli attivisti avranno un nuovo spazio alla Grotta Rossa.
“Abbiamo deciso di rispondere allo sgombero - ha dichiarato il portavoce dei ragazzi del Paz - non tanto per una difesa ad oltranza dello spazio fisico di via Montevecchio, ma per rompere quel piano simbolico e di controllo che lo sgombero porta con sé”.
I ragazzi del Paz sono poi passati alle trattative con le forze dell’ordine. Gli attivisti hanno abbandonato lo spazio occupato quattro anni fa. In cambio hanno ottenuto che la Polizia non identificasse i giovani del Paz all’uscita dall’edificio. Voci non ufficiali dicono che gli attivisti avranno un nuovo spazio alla Grotta Rossa.
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