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Presunto stupro: "È consenziente" per il pm. Reato diventa 'revenge porn'

Sesso che era stato filmato con un telefonino e, il video, era stato inviato alle chat di amici

1 dic 2022
@poliziapostale
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Era stata trovata barcollante per strada da una pattuglia della Polizia a Riccione all'alba di ferragosto e aveva raccontato di essere stata violentata. La giovane, una 20enne del posto, era stata quindi trasportata al pronto soccorso dove i medici avevano accertato delle lesioni intime compatibili con un rapporto sessuale, ed erano partite le indagini da parte dei Carabinieri della Perla Verde.
Dalle foto scattate durante la serata, la vittima aveva riconosciuto i due presunti stupratori. Gli amici avevano riferito come la giovane fosse in stato di alterazione quando aveva conosciuto i due presunti stupratori decidendo di interrompere la serata nel locale per andare a casa di uno di loro.
Le indagini hanno permesso di rintracciare due ragazzi 30enni, anche loro del posto, che avevano portato a casa di uno di loro la giovane con la quale entrambi avevano avuto dei rapporti sessuali. Sesso che era stato filmato con un telefonino e, il video, era stato inviato alle chat dei loro amici. La ripresa è stata sequestrata dalle forze dell'ordine e passata al vaglio della Procura che, però, non ha ravvisato gli estremi della violenza sessuale sostenendo che la 20enne era consenziente. Per questo motivo il pubblico ministero ha chiesto l'archiviazione delle accuse contro i due 30enni, difesi dall'avvocato Filippo Airaudo, i quali però rimangono indagati del reato di revenge porn per aver diffuso il video. Una richiesta contestata dall'avvocato Stefano Caroli, che segue la presunta vittima, che ha già annunciato di studiare le motivazioni dell'accusa per presentare un'opposizione alla richiesta di archiviazione.





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